Piccole camminatrici crescono.
Buongiorno, questa è “Passi a Nord-Ovest”, la newsletter di vivoecammino in cui ti consiglio ogni mese tre nuove escursioni, insieme a tante altre informazioni di cui magari faresti anche a meno.
Siamo a luglio e questo significa che mezzo anno è andato ma la newsletter resiste, qui nel cuneese l’estate stenta a decollare ma altrove per fortuna va diversamente.
Indice
Racconti in cammino
Novità
Escursione 1 - Facile
Cammina con me
Escursione 2 - Media
Ospite del mese
Escursione 3 - Impegnativa
Consigli del mese
Conclusione
Racconti in cammino
Che spettacolo e che emozioni vedere Luna che cammina volentieri in montagna. Fino a poco tempo fa partecipava passivamente alle nostre camminate, facendosi trasportare di qua e di là sulle spalle del papà.
Adesso invece inizia a voler scendere e camminare, anche per diversi chilometri, sempre rigorosamente con il suo bastone, e la mia schiena ringrazia.
Arriverà sicuramente il giorno in cui le passerà la voglia di camminare e ci chiederà di portarla al mare, ma per ora godiamoci il momento.
Novità dell’ultimo mese
Camminate per bambini
“Anello di Pluff di Venasca”, valle Varaita (CN)
Monte Servin, valle Pellice, Angrogna (TO)
Sentiero Lungolago di Pontechianale, valle Varaita (CN)
Via Marenca
Per celebrare il mio trentaseiesimo compleanno ho deciso di prendermi tre giorni e partire da solo per percorrere l’antica via Marenca, un itinerario tra Piemonte e Liguria che collega Limone ad Imperia passando principalmente sulle creste.
Si tratta di un percorso spettacolare, che nella prima parte interseca sovente la strada militare dell’Alta Via del Sale, ma a differenza di questa si sviluppa su sentieri escursionistici, lontano da bici, auto e moto. Uscirà prossimamente un video su YouTube in cui vi fornirò tutti i dettagli.
Cammini di gruppo
Proseguono le escursioni di gruppo, nel mese di giugno siamo stati ai laghi effimeri della valle Ellero: si tratta di due laghi carsici che a giugno sono belli pieni di acqua ma poi nel corso dell’estate si prosciugano e ad agosto solitamente diventano dei prati in cui pascolano le mucche.
Vuoi sapere quali saranno i prossimi appuntamenti? Continua a leggere…
Video
Nelle ultime settimane sono usciti due video: il primo è il quarto video della serie “Posti raggiungibili in 1 ora di cammino” e dopo i rifugi, i laghi e le cime questa volta ho preparato una raccolta di cascate.
Nel secondo video invece vi portiamo sullo storico Sentiero degli Alpini sui monti Pietravecchia e Toraggio, nel Parco delle Alpi Liguri.
E ora possiamo passare a ciò per cui la maggior parte di voi segue questa newsletter: le tre escursioni per luglio. Per questo mese vi consiglio una facile escursione in valle Gesso, una splendida e panoramica camminata in valle Stura alla scoperta delle fioriture alpine e una gita impegnativa in valle d’Aosta.
Escursione 1 - Facile
Lou Viol de Tait, Sant’Anna di Valdieri, valle Gesso (CN)
Dislivello positivo: 300 m
Lunghezza: 4 km
Tempo complessivo: 2h
Quota massima: 1250 m
Partenza: Centro di Sant’Anna di Valdieri (CN), 990 m
Percorso: anello
Difficoltà: E
Avvicinamento
Da Borgo San Dalmazzo si entra nella valle Gesso, si supera Valdieri e alla rotonda si tiene la destra verso le Terme. Si può lasciare la macchina nel centro di Sant’Anna.
Descrizione
Si parte dal centro di Sant’Anna di Valdieri, dove ci sono diverse fontane, un bar, una locanda e un negozio di alimentari.
Si prende la strada asfaltata in direzione nord-est che porta al cimitero (3 minuti) e da qui inizia il sentiero per la borgata Bartòla, da qui c’è un traverso che transita dal punto panoramico Gorgàs e raggiunge la borgata Bariao. Da qui raggiunge il sentiero per il vallone della Meris che si segue in discesa fino a tornare a Sant’Anna.




È un sentiero organizzato con tanti pannelli esplicativi e anche un’audio guida con QR code (peccato che il cellulare non prenda). È molto corto come km ma su sentieri di montagna con brevi tratti a pendenza elevata, adatto alle famiglie ma non ai passeggini. È esposto a sud, ma nel bosco e completamente all’ombra.
Note
Sul sito ufficiale dell’Eco Museo della Segale trovate una spiegazione dettagliata dei vari punti di sosta.
Cammina con me
Prossimi eventi in programma
20 Luglio —> Tour di Rocca la Meja
È una delle vette più iconiche della valle Maira e questo giro permette di ammirarla da ogni angolazione.
3/4 Agosto —> Giro del Marguareis in 2 giorni da Pian delle Gorre, ULTIMISSIMI giorni per iscriversi!
Community
La newsletter esce solo una volta al mese, quindi se ti interessano le escursioni di gruppo ti consiglio di unirti alla Community su Whatsapp in modo da non perderti nulla:
Escursione 2 - Media
Sentiero dei Fiori, Valle Stura (CN)
Dislivello positivo: 760 m
Lunghezza: 14 km
Tempo: 5h complessive
Quota massima: 2416 m
Partenza: Colle Valcavera (CN), 2416 m
Percorso: Anello
Difficoltà: E
Fondo: Sentiero/Sterrata
Segnavia: Cartelli, segni bianco/rossi
Avvicinamento
Da Borgo San Dalmazzo si risale la valle Stura fino a Demonte, qui si prende sulla destra il vallone dell’Arma che sale a San Giacomo e poi prosegue verso il Rifugio Carbonetto. Da qui si continua raggiungendo il colle di Valcavera dove non c’è un vero e proprio parcheggio ma bisogna lasciare la macchina negli slarghi presenti. La strada è asfaltata ma man mano che si sale diventa sempre più stretta ed è consigliata a chi ha esperienza di guida in montagna: da Demonte sono 23 km e si impiegano circa 40 minuti.
Inoltre scendendo sulla medesima strada occorre prendere due brevi deviazioni sterrate che evitano il doppio senso di marcia nei tratti più stretti.
Descrizione
Lou viol des fiour (il sentiero dei fiori) è un percorso molto panoramico e ideale per l’inizio dell’estate quando le fioriture danno il meglio, quindi quest’anno è consigliato per il mese di luglio.
Si parte dal colle di Valcavera e superato un tratto di prato, il sentiero svolta a sud e passa vicino al Passo d'Eguiette, dove si trovano i resti di una truna e da cui si gode di una splendida vista.
Proseguendo verso est, si attraversano in leggera discesa i ripidi pendii del Monte Omo (raggiungibile eventualmente con una deviazione), si supera uno sperone roccioso e si continua fino alla cresta erbosa che si affaccia sul Vallone Serour.
Quasi invertendo la direzione, si va verso sud-ovest, in un'area tipicamente carsica, e si scende con ampi tornanti nel Vallone Serour, aggirando alla base le frastagliate Rocce Serour.
Si ignora un primo sentiero che sale a destra verso il Colle Salè e, poco dopo, un secondo sentiero che scende a sinistra verso il lontano Rifugio Carbonetto e si prosegue rimanendo sul sentiero principale fino al Colle Serour (2430 m, 2/2h30).




Da qui si scende sul versante opposto nel vallone degli Spagnoli verso il Gias Salè dove si prende la sterrata che sale da Sambuco e in poco tempo si raggiunge il Rifugio Don Martini (privato) dove è presente una fontana.
Da qui si prosegue per un tratto sulla sterrata, poi in corrispondenza di una cascatella si può prendere a destra la scorciatoia che raggiunge il Gias Chiaffrea e da qui, dopo 200 metri, si prende a destra il sentiero che riporta al colle di Valcavera dove si chiude l’anello.
Note
Anche quest’itinerario, tanto per cambiare, è preso dal libro “I più bei sentieri della provincia di Cuneo” di Alberto Mattio.
Ospite del mese
Gli ospiti del mese di luglio in realtà non hanno bisogno di grandi presentazioni perché sono conosciutissimi. Ho l’onore di avere qui con noi…
Silvia e Davide di
Buondì! Siamo Silvia e Davide, autori del progetto editoriale Bagaglio Leggero, ma soprattutto grandi camminatori. Quando non stiamo salendo versanti, scendendo canaloni o attraversando boschi silenziosi, siamo probabilmente in viaggio verso nuovi orizzonti.
Da quattro anni abbiamo ancorato questa nostra infinita curiosità a due lavori che ci permettono di spostarci tutto l’anno ovunque il vento ci porti. Siamo nomadi digitali e viviamo tra le montagne girovagando tra le valli alpine: dalle svettanti Dolomiti agli infiniti scorci delle Alpi occidentali, fino alla selvaggia Patagonia.
La prossima meta? Chi può dirlo!
Potete trovare Bagaglio Leggero alle seguenti pagine
Siccome personalmente conosco poco la valle d’Aosta mentre Silvia e Davide ci sono stati per alcuni mesi l’estate scorsa e hanno anche di recente pubblicato una guida, ho chiesto a loro un consiglio per una camminata…
Escursione 3 - Impegnativa
Rifugio Nacamuli, Valpelline (AO) - 3 escursioni in una
Dislivello positivo: 848 m (fino al Rifugio Nacamuli)
Lunghezza: 10,5 km (solo salita)
Tempo: 4 h di salita
Quota massima: 2828 m
Partenza: parcheggio della diga di Place Moulin, Bionaz (AO)
Percorso: salita, eventuale pernottamento in rifugio, extra e discesa
Difficoltà: EE
Fondo: sterrata, sentiero, un tratto attrezzato facile (non è necessaria attrezzatura)
Segnavia: cartelli gialli, segni gialli su roccia
Avvicinamento
Si arriva ad Aosta e, usciti dall’autostrada, si imbocca la Valpelline, percorrendola tutta fino alla diga di Place Moulin (1980 m). Il parcheggio della diga, in estate, è a pagamento; nei fine settimana spesso si parcheggia lungo la strada.
Descrizione
Percorso estivo dei più belli, in Valpelline. Secondo la logica che ci piace utilizzare, l’itinerario consta di una prima tratta (e meta) super semplice, di una salita più lunga e intensa e infine, se si sceglie di pernottare in rifugio (consigliatissimo), di un “approfondimento”, cioè una piccola escursione aggiuntiva in un ambiente severo, verso un punto panoramico molto bello. Quindi in realtà sono 3 gite in una: da scegliere a seconda della difficoltà che si vuole affrontare, della giornata, della compagnia o dello spirito del momento.
Si inizia percorrendo la facilissima sterrata che borda il lago artificiale di Place Moulin: in estate l’acqua dal colore irreale è incorniciata dal viola degli epilobi e dal verde dei boschi, e sovrastata dalle crode che proteggono i ghiacciai.




Raggiunto il bel rifugio di Prarayer per una pausa, si imbocca la profonda valle d’Oren punteggiata di alpeggi in disuso, e ci si addentra gradualmente in un ambiente glaciale, con i prati che sfumano per lasciare spazio ad aguzze morene. Un breve tratto attrezzato aiuta a superare il punto più erto del percorso - staffe, corrimano e canaponi più che altro permettono di evitare scivolamenti quando il fondo è bagnato.
Si sbuca infine in un paesaggio puramente minerale, con il Rifugio Nacamuli (2828 m) che ci guarda dalla sua bastionata di roccia.
Il Rifugio Nacamuli ha tutto il gusto dell’alpinismo retrò, è conviviale e genuino e le tazze di tè sono enormi (come piace a Silvia).
Per il giorno successivo, o per chi ne ha ancora, consigliamo un extra: la salita al Col Collon (3080 metri), storico valico tra Italia e Svizzera, offre una vista stupenda sul ghiacciaio.
Puoi scendere per la stessa via della salita, oppure fare una deviazione e prendere il sentiero alto (sentiero 8) che si erge panoramico sul lago di Place Moulin.
Consigli del mese
Ascesa e caduta dei dinosauri, Steve Brusatte
C’è stato un momento in cui i giganteschi rettili preistorici sono tornati in vita, lasciando la penombra dei musei di scienze naturali per andare alla conquista del mondo. Era il 1993, l’anno in cui uscì al cinema Jurassic Park. Da lì, un numero incalcolabile di bambini giurò che da grande sarebbe diventato un paleontologo; Steve Brusatte era uno di loro e oggi, a poco più di trent’anni, ha già scoperto quindici nuove specie di dinosauri ed è uno dei paleontologi più carismatici e influenti.
Ho visto questo libro in un autogrill e mi ha subito incuriosito, poi informandomi ho scoperto che si tratta di un vero e proprio best seller scritto da uno dei migliori divulgatori paleontologi del mondo.
Brusatte ci guida dalla comparsa dei primi dinosauri, grandi come un gatto, fino ai giganteschi sauropodi e all'estinzione di massa del Cretaceo. Dimostra che i dinosauri non erano goffi e incapaci ad adattarsi, ma che sono stati un grande successo dell'evoluzione, adattandosi ai cambiamenti del pianeta per milioni di anni. Alcuni sono diventati enormi e spaventosi, altri hanno sviluppato soluzioni più avanzate e alla fine, i dinosauri più adatti si sono evoluti in uccelli, riuscendo a sopravvivere al cataclisma che ha portato all'era dei mammiferi.
Brusatte non racconta solo la storia dei dinosauri, ma anche le sue avventure come paleontologo, cacciando fossili in tutto il mondo, dalla Scozia alla Cina, dall'Argentina all'Alaska. Conosciamo anche altri scienziati, collezionisti fanatici e programmatori nerd, tutti appassionati di dinosauri come lui. Checché ne dica Valditara, studiare i dinosauri è importante anche oggi, perché l'uomo, il dominatore attuale della Terra, sta causando cambiamenti climatici che potrebbero portare ad una nuova grande estinzione.
Conclusione
Grazie anche oggi per aver letto fin qui e se non ti bastassero le tre escursioni descritte precedentemente, ne trovi altrettante in questo video un po’ datato:
Se hai qualche suggerimento, una critica costruttiva o se vuoi consigliarmi un’escursione, puoi commentare il post su Substack, rispondere via mail o contattarmi in direct su Instagram.
Noi ci vediamo qui tra un mese, un caro saluto e… buone camminate!
Questa newsletter è stata inviata a 600 camminalettori, grazie!
Grazie Pietro, è un onore per noi essere qui nella tua newsletter a raccontare un territorio che abbiamo amato moltissimo! Buone camminate a tutti ❤️
Grazie