“Camminare è sostenibile?”
Domanda complessa... camminare di per sé è indubbiamente una delle attività più sostenibili che possiamo svolgere, piuttosto è il viaggio per raggiungere il punto di partenza che spesso comporta un notevole impatto ambientale. Tuttavia, se riuscissimo a utilizzare maggiormente i mezzi pubblici, potremmo rendere le nostre escursioni decisamente più sostenibili… cosa ne pensi?
Buongiorno mondo!
Questa è “Passi a Nord-Ovest”, la newsletter di vivoecammino in cui ti consiglio ogni mese tre nuove escursioni, insieme a tante altre cose di cui forse potresti anche fare e meno.
Oggi è il primo aprile, è arrivata la primavera ed è arrivata anche la prima escursione di gruppo di Vivoecammino.
Indice
Novità
Ospite del mese
Escursione 1 - Facile
Escursione 2 - Media
Escursione 3 - Impegnativa
Cammina con me
Consigli del mese
Conclusione
Novità
Camminate dell’ultimo mese
Nozarego-Portofino, camminata nel Parco di Portofino
Camogli-San Fruttuoso, camminata nel Parco di Portofino
Mombracco Tour, 2 giorni con Vivoecammino
Cammini di gruppo
Con una camminata di due giorni sul Mombracco ho finalmente inaugurato le escursioni di gruppo di Vivoecammino! Quelli ritratti nella foto iniziale sono i 7 impavidi coraggiosi che si sono fidati di me.
Tanti aspetti ovviamente da perfezionare, ma come prima uscita sono abbastanza soddisfatto. Ci sono delle novità in vista, sì, te ne parlo in fondo.
Cose varie dell’ultimo mese
Ho corso una mezza maratona (ogni tanto ho bisogno di un pizzico di agonismo), con risultato molto discutibile ma ho conosciuto una delle runner più famose del mondo social, niente popò di meno che @thefashionjogger.
Video dell’ultimo mese
Ho tantissime idee per contenuti che vorrei pubblicare sul canale, ma purtroppo un video YouTube mi richiede almeno 20 ore di lavoro tra pianificazione, registrazione, montaggio e pubblicazione perciò mi servirebbe proprio uno sponsor (a proposito…non è che a te interesserebbe?).
Fino a quando non lo troverò la pubblicazione di nuovi video sarà sporadica, ad esempio a marzo ho pubblicato solo questo in difesa della nostra provincia Granda.
Ma ora passiamo alla parte che senza dubbio ti interessa maggiormente, ovvero le tre escursioni: per aprile ti propongo una facile camminata adatta ai bambini in val d’Ossola, una suggestiva escursione nelle Langhe e un’impegnativa scarpinata in valle Varaita dove quest’anno potresti trovare ancora neve (io lo ammetto non ne ho più nessuna voglia).
Ospite del mese
Questo mese voliamo nel nord del Piemonte…
Alessia Pianta (@lamammainossola)
Sono mamma di due bambini e vivo in Val d'Ossola. La mia passione per la montagna e la natura mi ha spinto a creare il blog Lamammainossola dove condivido percorsi e consigli per vivere la montagna in famiglia. Ho anche un gruppo privato dove organizzo passeggiate gratuite per mamme bambini e tutta la famiglia.
Sul suo blog troverete:
Descrizioni di sentieri per tutte le età e difficoltà
Consigli su cosa portare con voi durante le vostre escursioni
Idee per attività da fare con i bambini in montagna
Recensioni di rifugi e ristoranti
Eventi e manifestazioni per famiglie
Vi invito a visitare il suo blog e a seguirla sui social per scoprire tante altre idee per le vostre gite in Val d'Ossola!
Link utili:
Ovviamente Alessia ci consiglia ovviamente un percorso dalle sue parti e ovviamente a prova di bimbo ovviamente.
Escursione 1 - Facile
Da Omegna all’alpe Mastrolino (VB)
Dislivello positivo: 220 m
Lunghezza: 3,5 km a/r
Tempo complessivo: 2 h
Quota massima: 530 m
Partenza: Omegna (VB)
Percorso: andata/ritorno
Fondo: sentiero dissestato di montagna
Percorrenza: bimbi in marsupio, zainetto o a piedi
Avvicinamento
In auto, Autostrada del Sempione, Uscita Gravellona direzione Omegna.
Descrizione
Con il mio bimbo nello zainetto porta bimbo, abbiamo attraversato un sentiero ricco di gnomi, animali e fiabe, creando un'atmosfera davvero magica.
Dopo aver raggiunto l'Alpe, ci siamo concessi una merenda e abbiamo trascorso del tempo nel bellissimo parco giochi, completo di panchine giganti e casette sugli alberi.
Il mio bambino di un anno e le altre mamme erano felicissimi, ed è stata un'esperienza indimenticabile per tutti noi. Consiglio vivamente questa avventura a chiunque sia in cerca di un'esperienza immersiva nella natura.
Escursione 2 - Media
Anello delle Rocche dei Sette Fratelli, Treiso (CN)
Si narra di un prato frequentato da sette fratelli che qui si recavano a falciare l’erba. Giunta l’ora del pranzo furono raggiunti da una pia sorella con un cesto contenente una sobria colazione. Era infatti venerdì e si richiedeva l’astinenza.
I fratelli affamati e poco avvezzi alle pratiche religiose inveirono contro la sorella bestemmiando contro Dio e contro i Santi, rifiutando di interrompere il pasto al passaggio di un sacerdote recante la Comunione agli anziani ed agli infermi del paese.
Arrivati a sfidare il cielo, i fratelli vennero inghiottiti in una voragine apertasi sotto i loro piedi. Si salvò soltanto la sorella, rimasta in piedi su una lingua di terra.
Questa è l’allegra leggenda delle Rocche dei Sette Fratelli, uno dei luoghi più iconici delle Langhe patrimonio UNESCO.
Dislivello positivo: 350 m
Lunghezza: 9 km
Tempo: 3h complessive
Quota massima: 500 m
Partenza: Treiso, 280 m
Percorso: Anello
Grado: E/EE
Fondo: sentiero/sterrata/asfalto
Segnavia: cartelli sentiero S1
Equipaggiamento: eventuali bastoncini
Avvicinamento
Si può raggiungere il punto di partenza in auto, c’è un ampio parcheggio di fianco alla chiesa nel centro di Treiso; in alternativa è anche attivo il bus 178 da Alba.
Introduzione
Il percorso circolare consigliato si snoda tra Treiso e Cappelletto transitando per le Rocche dei Sette Fratelli tra vigneti e noccioleti.
Il paesaggio delle Rocche è stato modellato progressivamente dall'erosione del fiume Tanaro nel corso del tempo, rivelando le ripide pareti di tufo grigio.
Oltre alla loro bellezza naturale, le Rocche hanno anche assistito a eventi storici significativi, tra cui le drammatiche lotte partigiane per la liberazione dell'Italia, raccontate nelle opere di Beppe Fenoglio, scrittore e partigiano di Alba.
Descrizione
La camminata inizia nel cuore antico di Treiso e dopo aver lasciato il centro storico, si scende lungo la strada provinciale in direzione di Alba, fino a raggiungere una grande curva dove si devia a sinistra. Seguendo questa strada asfaltata, immersa tra le vigne, per circa un chilometro, si incontra la suggestiva tenuta di Cascina Alberta e poco dopo si trova un cartello a sinistra che indica il sentiero per le Rocche dei Sette Fratelli. Seguendo questo sentiero sterrato, ci si allontana dai filari di vigneti per immergersi in una zona boschiva, da cui si comincia a intravedere all'orizzonte le maestose Rocche.
Si incontra quindi un bivio segnalato da cartelli: rimanendo sul sentiero di sinistra si raggiunge in modo agevole la sommità delle Rocche, si consiglia questa opzione se ha piovuto negli ultimi giorni o per chi ha difficoltà nei tratti ripidi.
Diversamente si consiglia il sentiero a destra, che conduce ai piedi delle Rocche, diventando via via più stretto e talvolta impervio, segnalato con marcature rosse e bianche e attrezzato con corde fisse. Avventurandosi tra la vegetazione, ci si trova immersi in uno dei tratti più divertenti del percorso: è importante fare attenzione ai passi e godersi l'avventura.
Ci si addentra nella grande voragine, ammirando le alte pareti bianche che si ergono qua e là. Lontani dal frastuono, si è avvolti dalla natura, tra querce, faggi e olmi, accompagnati dal canto degli uccelli. Attraversando la conca, si passa accanto a ruscelli dalle acque rosse e argillose, per poi risalire lungo scalinate artigianali sul versante opposto, aiutandosi con corde e fronde degli alberi circostanti e come per incanto… ci si ritrova in cima.
Seguendo i cartelli, si ammira questa vista unica sul ciglio delle Rocche. Superata un'azienda agricola sulla destra, si arriva in una comoda area attrezzata con tavoli da pic-nic, ideale per una sosta rigenerante.
Superata l'area attrezzata, si prosegue verso destra lungo la strada asfaltata fino alla borgata di Meruzzano. Da qui, si continua lungo la strada sterrata tra i vigneti, godendo di panorami mozzafiato. Si arriva infine alla piccola borgata di Cappelletto, che domina la cima di una collina e offre uno splendido panorama da entrambi i lati.
Salendo lungo la strada accanto al tavolo da pic-nic, ci si ritrova presto tra i filari di vigneti, seguendo sempre dritto lungo la strada sterrata parallela alla provinciale. Una volta giunti alla provinciale, dopo alcuni caseggiati, si imbocca nuovamente una strada secondaria seguendo la segnaletica del percorso.
Rientrando verso Treiso lungo la strada provinciale, attraverso un sentiero parallelo alla strada principale, si ritorna in poco tempo al punto di partenza.
Escursione 3 - Impegnativa
Punta della Battagliola e Punta del Cavallo, valle Varaita (CN)
Dislivello positivo: 1000 m
Lunghezza: 12 km a/r
Tempo: 3h di salita, 5h complessive
Quota massima: 2400 m
Partenza: Borgata Chiesa, Bellino, 1450 m
Percorso: Andata/Ritorno
Grado: E
Fondo: sentiero/sterrata
Segnavia: pochi cartelli
Equipaggiamento: eventuali ciaspole/ramponcini, bastoncini, kit ARTVA
Avvicinamento
Si percorre tutta la valle Varaita fino a Casteldelfino, quindi si gira a sinistra per Bellino e si segue la strada per cica 10 km. Poco prima di borgata Chiesa si può lasciare l’auto in uno slargo a destra lungo la strada, altrimenti all’interno della borgata capoluogo c’è un ampio parcheggio e si allunga l’escursione di pochi minuti.
Descrizione
Possibile presenza di neve anche copiosa, soprattutto nella prima metà di aprile.
Dal parcheggio situato sul lato destro della strada seguire le indicazioni per Masdelbernard, dopo un tratto di asfalto si svolta a destra su un ponticello e si raggiunge quindi la piccola borgata (cartello per Battagliola).
Da qui si imbocca il sentiero a sinistra che raggiunge una mulattiera e conduce quindi alle grange dell’Alp. La salita, con notevole pendenza, porta tra frassini, abeti e larici, fino alle grange di Espeireà da cui si gode del panorama che si estende tra il monte Pietralunga e la Costa del Balz.
Superando tornanti e traversi, si arriva al colle da cui in breve si raggiunge la croce e la Madonnina della Battagliola a 2401 metri.
Tornando al colle della Battagliola, si può seguire lo spartiacque fino alla punta del Cavallo a 2290 metri e da qui, volendo, sempre verso sud-est, si può ancora raggiungere la Madonnina della valle.
Cammina con me
Community
Ho creato una community su Whatsapp per organizzare tutte le camminate di gruppo, se vuoi unirti e non perderti nulla questo è il link:
Novità
Ho riprogrammato il weekend sull’Alta Via dei Monti Liguri e sono uscite le date per i due itinerari che non possono assolutamente mancare tra le proposte di Vivoecammino ovvero il giro del Monviso e il giro del Marguareis, le trovi poco più giù.
Sostenibilità
Vorrei cercare quando possibile di proporre itinerari raggiungibili con i mezzi pubblici (sempre per il discorso della sostenibilità di sopra), al momento trovate due proposte pensate proprio con questo obiettivo: l’Alta Via dei Monti Liguri (dalla stazione di Varazze alla stazione di Arenzano) e il Giro del Marguareis dalla stazione di Limone, anziché dal classico Pian delle Gorre.
Prossimi appuntamenti
14 Aprile —> Escursione in valle Grana alle Cave di Ardesia e al Monte Ribé
11/12 Maggio —> Alta Via dei Monti Liguri da Varazze ad Arenzano (sono cambiate le date)
28 giugno/1 luglio —> Giro del Marguareis da Limone: quattro giorni sul trekking più famoso delle Alpi Liguri.
26/28 Luglio —> Giro del Monviso (lo trovi nella Community)
1 Novembre/28 Agosto —> Sentiero E1 da Capo Passero a Capo Nord: per chi ha molta voglia di camminare
Contattami per ulteriori informazioni.
Consigli del mese
Sbandato, Alessandro Porro
Per il mese di aprile, in cui ricorre l’anniversario della liberazione, ho pensato di consigliarvi un altro podcast che ho ascoltato recentemente.
La storia di Sbandato è quella di un giovane nato a Rho, in provincia di Milano, mandato appena ventenne a combattere la brevissima guerra del giugno 1940 contro la Francia e poi rimasto lì, per mesi, senza fare nulla, sulle montagne della Valle Stura di Demonte, in una situazione simile a quella del film Mediterraneo, con la fondamentale differenza che lui si trovava a 2000 metri di altitudine.
Si tratta quindi di una storia ambientata tra la neve e le cime delle Alpi Marittime, una storia che vede il suo punto di rottura, la grande svolta, nell’estate del 1943, in quell’otto settembre in cui tutto sembra sciogliersi e franare lasciando il soldato Piero Porro, questo il nome del protagonista di Sbandato, senza riferimenti e con davanti a sé la prospettiva di fuggire o di essere catturato dai nazi-fascisti, oppure di unirsi ai repubblichini di Salò o ai partigiani.
Piero fuggirà e vivrà in clandestinità il resto della guerra, nella condizione di sbandato e renitente alla leva, correndo gravi rischi, come i tanti che scelsero di non continuare a combattere.
La ricerca che ha portato a questo podcast inizia dal ritrovamento di una ventina di foto da parte del nipote di Piero Porro, Alessandro, autore del podcast.
Lo potete trovare su Spotify o su tutte le altre piattaforme di podcast.
Conclusione
Grazie anche oggi per aver letto fin qui e se non ti bastassero le tre escursioni descritte precedentemente, ne trovi altrettante in questo video un po’ datato:
Se hai qualche suggerimento, una critica costruttiva o se vuoi consigliarmi un’escursione, puoi commentare il post su Substack, rispondere via mail o contattarmi in direct su Instagram.
Noi ci vediamo qui tra un mese, un caro saluto e… buone camminate!
Questa newsletter è stata inviata a 480 camminalettori, grazie!