“Perché andiamo a camminare?”
Oggi inizio con una riflessione, ti sei mai chiesto perché vai a camminare?
Pensaci…poi alla fine della newsletter me lo fai sapere.
Buongiorno mondo!
Questa è “Passi a Nord-Ovest”, la newsletter di vivoecammino in cui ti consiglio ogni mese tre nuove escursioni, insieme a tante altre cose.
Siamo a marzo e dopo un anticipo di primavera è arrivata finalmente la neve anche sulle nostre montagne, probabilmente tardi ma comunque meglio di niente.
Indice
Novità
Escursione 1 - Facile
Ospite del mese
Escursione 2 - Media
Escursione 3 - Impegnativa
Cammina con me
Consigli del mese
Conclusione
Novità
Camminate dell’ultimo mese
Alta Via dei Monti Liguri, nuova avventura in solitaria lungo questo itinerario che mi sta appassionando particolarmente: partito da Pietra Ligure, salito ai piedi del monte Carmo, proseguito per il colle Melogno e il secondo giorno da qui ad Altare, da cui ero partito a dicembre per il tratto successivo verso Genova. Se vi interessano i dettagli uscirà un video su YouTube prossimamente.
Anello Finalborgo-Verezzi, camminata nel finalese con la famiglia: cercando di scappare dalla nebbia della pianura padana ci siamo presi aimè la pioggia ligure. Escursione da rifare senza dubbio in una bella giornata perché da San Martino di Verezzi c’è una vista spaziale.
A sorpresa niente montagne cuneesi nell’ultimo mese…rimedierò.
Cammini di gruppo
Come annunciato nella puntata precedente sto finalmente organizzando delle escursioni di gruppo e ne ho aggiunta una per maggio, la scopri in fondo alla newsletter.
Video dell’ultimo mese
Dopo averlo messo un po’ da parte, sto rilanciando il canale YouTube e infatti nell’ultimo mese sono usciti ben tre video!
Alta Via dei Monti Liguri da Rocchetta Nervina a Ventimiglia, nel tratto più occidentale.
Alta Via del Golfo dell’Isola, siamo sempre in Liguria ma si tratta di un percorso a sé.
Video di altro spessore… questa sfida mi attendeva da troppo tempo.
Ma ora passiamo alla parte che senza dubbio ti interessa maggiormente, ovvero le tre escursioni: per marzo ti propongo una facile camminata nel Roero, una panoramica camminata nel Levante Ligure e una ciaspolata sulle montagne Cuneesi.
Escursione 1 - Facile
Sentiero Livio Venturino, Roero (CN)
Dislivello positivo: 240 m
Lunghezza: 6 km
Tempo complessivo: 2 h
Quota massima: 400 m
Partenza: Montaldo Roero o Baldissero d’Alba (CN)
Percorso: anello
Grado: T/E
Fondo: sentiero
Segnavia: qualche cartello
Avvicinamento
Il Sentiero Livio Venturino collega i due paesi di Montaldo Roero e Baldissero d'Alba, e pertanto può essere percorso sia con partenza da Montaldo Roero (P.za Viglione), sia da Baldissero d'Alba (p.za Martiri).
Descrizione
Il Sentiero parte dalla piazza principale di Montaldo Roero, lasciando alle spalle la chiesa parrocchiale, si percorre un breve tratto della strada provinciale con vista, a destra, sulla Rocca del Serro e, a sinistra, su un ristretto orizzonte di colline, impreziosite dall’appena visibile, ma sempre riconoscibile profilo del castello di Monticello d’Alba.
Alla palina segnaletica si imbocca la breve rampa che porta alla chiesetta della Madonna delle Grazie. Dietro la chiesetta inizia il sentiero che seguendo la cresta della rocca, con vista mozzafiato su pareti verticali e sul castello di Baldissero d’Alba, giunge ad un piccolo pilone votivo di recente costruzione antistante una fontana.
Una scoscesa scalinata circondata da castagni selvatici conduce sino alla palina di fondo valle, dove si stagliano altissimi pioppi bianchi, retaggio della millenaria “Silva Popularis” che un tempo si estendeva sino ai confini con Pralormo. Qui la Rocca attenua la sua natura selvaggia per incontrare i coltivi.
Voltando a sinistra il sentiero prosegue in fondo valle tra orti e noccioleti. Al bivio palinato “Rocchetta-Costabella” inizia sulla destra una lunga salita, con vista molto panoramica su Montaldo Roero, dominato dalla imponente torre d’avvistamento e sui confini inferiori di Baldissero d’Alba.
Attraversando coltivazioni di prugne, nocciole, incontrando qualche solitario ciliegio, si raggiungono in posizione più elevata e solatia i vigneti di arneis e nebbiolo. Dopo un falso piano con dossi e curve appena accennate, inizia un’ impegnativa salita che porta alla località Rocchetta, transita quindi in prossimità del castello Colonna e sbocca nell’abitato di Baldissero al bivio con palina, dove si svolta a destra per attraversare il paese nella sua via principale e proseguire sulla provinciale in direzione di Montaldo Roero.
Alla palina sulla destra, il sentiero continua inoltrandosi per un breve tratto pianeggiante costeggiato da una fitta vegetazione di rovi, robinie, felci, castagni e noccioli selvatici, per raggiungere dopo una breve salita la sommità in località denominata “Tampette”.
Prosegue quindi a sinistra, tra castagni, pini silvestri e roverelle lungo la cresta della Rocca, con vista a sud su forre profonde e pittoreschi calanchi e a nord sino alle Alpi. In prossimità delle prime case del paese inizia la discesa per giungere in piano sino alla palina posta vicino al pilone di Santa Libera.
Proseguendo a destra sulla provinciale che passa proprio sotto lo spartiacque tra il bacino idrografico del Tanaro e quello del Po si ritorna alla piazza dove l’escursione ha termine.
Note
Partendo da Montaldo Roero in pratica prima si scende e poi si risale, se invece preferite iniziare con la salita consiglio di partire da Baldissero.
Vi lascio il link al sito dello Ecomuseo delle Rocche del Roero, dove trovate la traccia gpx, un’audioguida e un’ampia descrizione dell’itinerario (che io ho copiato).
Ospite del mese
Rispetto allo scorso mese, ci spostiamo nel levante ligure, di cui la nostra ospite è una grande esperta.
Elisabetta Frega (@freesoulontheroad)
Elisabetta è guida ambientale escursionistica (abilitata e certificata AIGAE) e Content Creator, conosciuta sui social come Free Soul On The Road. Online (e offline) ama condividere con il suo pubblico la bellezza della sua terra, la Liguria, ma anche invogliare le persone ad uscire fuori dalla propria zona di comfort per esplorare terre lontane.
Ci propone ovviamente un’escursione dalle sue parti, al confine delle Cinque Terre.
Escursione 2 - Media
Sentiero da Levanto a Monterosso (SP)
Dati riferiti al solo tragitto di andata
Dislivello positivo: 400 m
Lunghezza: 7 km
Tempo complessivo: 2h30
Quota massima: 320 m
Partenza: Lungomare di Levanto, 5 m
Percorso: traversata
Grado: E
Avvicinamento
Parcheggiare in Liguria è sempre un’impresa, ma il lato positivo è che solitamente i mezzi pubblici funzionano abbastanza bene, si consiglia quindi di raggiungere Levanto in treno.
Descrizione
Il nostro percorso comincia dal lungomare di Levanto, che bisogna percorrere in direzione SE. Superate alcune eleganti ville con affaccio sul mare, sotto alcuni archi in pietra, sarà visibile il cartello con su scritto “Monterosso” ed il segnavia SVA di fianco ad una lunga scalinata in salita ad indicare l’inizio del percorso.
Si imboccano quindi le scale che ci conducono fino all’antico castello di Levanto (oggi residenza privata) e si prosegue sulla destra come indicato dalla segnaletica. Si avanza in salita fino a quando il sentiero si immette sulla strada carrabile che va seguita fino all’Hotel Giada del Mesco. Da questo momento in poi il nostro itinerario si svilupperà completamente nella natura.
Incontreremo dapprima una fitta lecceta, per poi raggiungere la mezzacosta che, con i suoi affacci sul mare, ospita la ricca vegetazione tipica della macchia mediterranea. Incontreremo quindi Podere Case Lovara (sito tutelato dal Fai) poco prima del cosiddetto “semaforo” di Punta Mesco. Questo è il punto di incontro tra vari percorsi che attraversano il promontorio e da qui si gode di una vista sensazionale sulla costa delle Cinque Terre.
Proseguiamo quindi per Monterosso tenendo presente che volendo, al prossimo incrocio, una piccola deviazione di soli 5 minuti, ci condurrà alle rovine del suggestivo Eremo di Sant’Antonio. Tornati sui nostri passi possiamo quindi continuare la discesa per Monterosso che ci regalerà scorci davvero suggestivi.
Note
Si può tornare al punto di partenza a piedi seguendo il medesimo itinerario, oppure con il treno (uno degli aspetti migliori della Liguria).
Escursione 3 - Impegnativa
Forte Pernante da Limonetto con racchette da neve, valle Vermenagna (CN)
Lo ammetto, visto il caldo di febbraio stavo ormai ragionando in ottica di primavera, ma visto che in extremis è arrivata la neve e presumibilmente in alta montagna resisterà per almeno alcune settimane, direi che ha ancora senso proporti una ciaspolata.
Dislivello positivo: 800 m
Lunghezza: 12 km a/r
Tempo: 2h30 di salita, 4h30 complessive
Quota massima: 2100 m
Partenza: Limonetto, 1370 m
Percorso: Andata/Ritorno
Grado: E
Fondo: sentiero/sterrata
Segnavia: non segnalato
Equipaggiamento: ciaspole, ramponcini, bastoncini, kit ARTVA
Avvicinamento
Si percorre tutta la valle Vermenagna, si supera Limone proseguendo verso il traforo del Tenda, poi si devia a destra per la frazione di Limonetto. Si può lasciare la macchina nell’ampio parcheggio all’interno del paese oppure proseguire ancora per circa un chilometro raggiungendo la zona in cui partono gli impianti di risalita.
Descrizione
Questo itinerario è consigliato esclusivamente in presenza di neve ben assestata.
Dallo spiazzo dove partono gli impianti sciistici si sale in direzione dell’Alpe di papa Giovanni e poi a sinistra verso i prati di San Lorenzo transitando nei pressi dello chalet Arrucador. Si risale il vallone in direzione del colle di Tenda con deviazione a sinistra nell’ultimo tratto verso lo Chalet Le Marmotte.
Da qui si segue l’ampia strada (d’estate carrozzabile) che conduce all’imponente forte Centrale di origine ottocentesca. Se sei stanco puoi fermarti qui, se invece hai ancora energia puoi proseguire verso ovest raggiungendo il colle di Tenda e da qui continuare sullo spartiacque fino a raggiungere il forte Pernante (dal forte Centrale sono circa 200 m di dislivello ulteriori).
Si torna al punto di partenza ripercorrendo il medesimo itinerario.
Note
Nelle giornate limpide, dalla zona del colle di Tenda si può scorgere il mare Ligure.
Cammina con me
Come preannunciato nella scorsa newsletter, sto finalmente organizzando delle escursioni di gruppo. Al momento ho pubblicato tre micro cammini nei prossimi tre mesi
22/23 marzo —> Mombracco Tour: due giorni sulla montagna di Leonardo
Escursione confermata, ci sono ancora dei posti disponibili
19/21 aprile —> Alta Via dei Monti Liguri: tre giorni da Varazze a Pegli, percorrendo uno dei tratti più suggestivi di questo lungo itinerario
17/19 maggio —> Cammino di Oropa: tre giorni su quello che è diventato il cammino più famoso del Piemonte: si parte da Santhià e si arriva al Santuario di Oropa.
Ho scelto per ora di prediligere le camminate di più giorni, perché permettono maggiormente di staccare la spina e godersi la natura; prossimamente arriveranno anche le prime proposte estive tra cui non mancheranno alcuni grandi classici delle nostre montagne. Contattami se hai bisogno di ulteriori informazioni.
Consigli del mese
L’ultimo cristallo, Enrico Brizzi
L’estate 2023 è stata l’ennesima estate troppo calda sulle Alpi italiane. Lo zero termico, l’altitudine minima a cui la temperatura è uguale a zero gradi, nonché parametro che determina lo stato di salute del manto nevoso e dei ghiacciai montani, è stato registrato oltre i 5mila metri, un record dagli anni ‘50. È solo una delle ultime riprove dell’effetto negativo dei cambiamenti climatici sul nostro Pianeta.
Enrico Brizzi non ha certamente bisogno di presentazioni, celebre scrittore e grande camminatore, ma qui lo potete apprezzare anche nella veste di speaker. “L’ultimo cristallo” infatti non è un libro, bensì un podcast.
Per restituire una voce alle montagne e comprendere l’impatto ambientale e socio-economico della crisi climatica, Enrico Brizzi si è messo in cammino lungo i sentieri che portano in cima alla Marmolada, simbolo delle Dolomiti e sentinella dell’emergenza che sta minando l’esistenza dei ghiacciai alpini.
Lungo il percorso Brizzi ha raccolto le voci di chi abita questi luoghi, ma anche di scienziati e di esperti per evidenziare l’urgente necessità di ripensare il nostro rapporto con la natura e mettere in campo strategie di mitigazione e adattamento con l’obiettivo di preservare questi ambienti così fragili e le loro comunità.
Lo potete trovare su Spotify o su tutte le altre piattaforme di podcast.
Da non perdere a Marzo
Dal 15 al 17 marzo si terrà a Saluzzo, per il terzo anno consecutivo, il Festival dell’Outdoor. Se passi da quelle parti, magari dopo una camminata in montagna, potresti trovarci qualcosa di interessante.
Conclusione
Grazie anche oggi per aver letto fin qui e se non ti bastassero le tre escursioni descritte precedentemente, ne trovi altrettante in questo video un po’ datato:
Ah già… hai capito perché vai a camminare? Sarei proprio curioso di saperlo…
Se ti va puoi farmelo sapere rispondendo via mail, commentando il post su Substack o scrivendomi in direct su Instagram.
Noi ci vediamo qui tra un mese, un caro saluto e… buone camminate!
Questa newsletter è stata inviata a 430 camminalettori, grazie!
Citando Simone Moro... "Vado perché posso"